Carissimi,

ci ritroviamo nel nostro “angolo comunicativo”, ancora una volta, per fare il punto associativo, a qualche giorno dall’inizio ufficiale dell’Attività Sportiva, che come tradizione inizia con il campionato di calcio a 11, per poi proseguire con i campionati di calcio a 5, a 7, di pallavolo e con tutte le proposte educative sportive, che ormai da tanti anni, il CSI propone in Diocesi.
Dopo le varie riunioni organizzative, con i vari livelli associativi, (Consiglieri, Membri di Presidenza, Dirigenti Sportivi, Arbitri), culminati nella magica serata di Sabato 5 Ottobre, al Resort San Biagio di Acireale, con la Convention del CSI per la presentazione della nuova stagione sportiva, e con la promossa di impegno, ciascuno per le proprie competenze, che abbiamo ribadito con la nostra espressione: “Si lo voglio”. Adesso siamo pronti, cariche ed entusiasti, nel ripartire, per offrire, insieme ai tanti dirigenti di Società sportive, un nuovo modo e modello di fare Sport. Quello sport che va lontano dalla semplici e sterili competizioni, quello sport che prima di tutto vuole incontrare l’uomo; quello sport che vede nell’altro un avversario non d’abbattere, ma da incontrare in un contesto di amicizia, di gioia e di sport, quel contesto che solo il Centro Sportivo Italiano riesce a dare, quel contesto dove, ognuno di noi, deve GIOCARE PER CREDERE.
Non vi nascondo che è stato entusiasmante, vedere una sala piena durante la nostra convention, piena di tanti operatori, di buona volontà, che hanno a cuore le buone sorti educative dei giovani e meno giovani, dei futuri atleti e dei veterani, di chi ha la voglia di far parte di una grande famiglia: quella del CSI. E’ proprio la famiglia associativa deve essere il modello di questo nostro 2013/2014, una famiglia piena di buoni propositi, che si sforzi ogni giorno di collaborare, una famiglia che negli sbagli e nello scoraggiamento possa rialzare la testa, per continuare a giocare una nuova partita. Non mi stancherò mai di ringraziare quanti, con me, vivono questa bella esperienza, a cominciare dai responsabili e coordinatori di area, ai consiglieri, agli arbitri ed operatori, a tutti i dirigenti di società, che sono l’anima pulsante di questo nostro Comitato. A loro va il mio grazie, ed a loro va anche il mio accorato appello: non fermiamoci, andiamo avanti, abbiamo tante sfide che ci aspettano, abbiamo bisogno di credere, sempre di più, insieme, che possiamo cambiare, anche le sorti di questa nostra terra, con il nostro impegno civile a servizio dello sport educativo di base.
Ho visto, qualche giorno fa, in un noto programma televisivo, Le Iene di Italia Uno, come proprio nel nostro hinterland, si stia diffondendo la moda dei video dei “pre diciottesimi,” girati da professionisti, che come un set cinematografico, con il consenso dei genitori, immortalano scene, dove i protagonisti sono i ragazzi che si apprestano a festeggiare il loro diciottesimo compleanno. A dirlo così, forse vien da ridere, ovvero a pensare, ma dove siamo arrivati! La cosa raccapricciante e che i video, vengono girati, con delle vere e proprie sceneggiature, dove questi poveri adolescenti si ritrovano, vestiti di tutto punto, a fare dei veri e propri book cinematografici con immagini e scene diseducative, (sui binari del treno in corsa, oppure le scende le mafioso che spara, oppure con dei mitra tra le braccia), e proiettati il giorno del diciottesimo compleanno; vi invito a cercare sui social, e vedere quanto, la mente umana, può produrre. Cosa c’entra tutto questo, con il nostro essere CSI? E’ una domanda legittima, ma che trova immediata risposta nella nostra mission: siamo degli educatori, come tali dobbiamo interrogarci, dove stiamo andando, dove stanno andando i nostri ragazzi; dove la Famiglia, specchio della Società, sta portando queste nostre generazioni, ci sarebbe tanto lavoro per sociologi, pedagogisti e psicologi, ma per noi invece?? Per noi non basta l’indignazione, è necessario la ribellione; abbiamo il dovere morale, di far sentire a tutti, che non si può educare con queste false e indecenti esperienze, abbiamo la necessità di proporci, tutti noi come Centro Sportivo, come agenzia educativa, sana, dove l’incontro con l’altro, dove la sfida e la competizione, dove cadere e rialzarsi, dove la polvere dei nostri campetti, dove l’esperienza di giochi semplici e popolari, dove un pallone, sia numero 4 o 5 o addirittura di spugna, può, anzi deve fare la differenza. Dobbiamo ribellarci e trovare nuove alleanze educative, solo la Parrocchia, la Scuola, le Istituzioni, le Associazioni, le nostre Società sportive, possono fare la differenza, solo INSIEME, uniti come una grande famiglia.
Salutiamo con vivo apprezzamento, lo sforzo dei ragazzi di Piano d’Api, che hanno proposto, con il patrocinio del CSI, una “Scuola Calcio di valori”, spero che questa esperienza possa essere replicata in tutti i territori della nostra Diocesi. Basta poco, basta un po’ di buona volontà, basta crederci, basta sapere che si può giocare solo INSIEME, e che un’altra società è possibile. Noi potremmo essere i protagonisti del cambiamento, solo se lo vogliamo davvero, solo se riteniamo che possiamo essere gli artefici del cambiamento. Allora faremo insieme grande il nostro CSI. Sono tante le proposte che vivremo da qui alla fine dell’anno, sono tante le iniziative, già in programma, e spero si possano moltiplicare, sono certo che ascolterete questo mio appello all’unità educativa. Solo insieme possiamo giocare per credere, che un sogno si può avverare; abbiamo bisogno di condividere insieme tante sfide in questa stagione, che come diciamo sempre, non può fermarsi al partecipazione al campionato di appartenenza, ma che deve andare oltre. Solo se alziamo lo sguardo possiamo accorgerci, che attorno a noi, abbiamo la necessità di far radicare, ancora di più, il messaggio educativo di uno sport diverso: nuovo ed antico nello stesso tempo.
Il 2014 è l’anno del 70° del CSI, il tema della nostra Convention: da 70 anni a servizio dello sport educativo, questo deve essere il nostro messaggio e la nostra sfida, nuova ed antica nello stesso tempo. Per fare ciò abbiamo bisogno di voi e sono certo, per il semplice fatto di aver affermato, alla nostra Convention: “Si lo Voglio”, e aver accettato la nostra bandiera associativa, insieme al pallone, simbolo perenne del gioco, possiamo insieme, contare l’Uno dell’Altro, per fare del messaggio educativo del CSI, un nostro baluardo di vita. W lo Sport, W il CSI.

Salvo Raffa
Presidente