Il decreto 39/2014, ha messo un pò in fibrillazione il mondo dell’associazionismo in generale e/o quanti hanno rapporti diretti e/o indiritti con i minori, in quanto intende prevenire la lotta agli abusi ed allo sfruttamento dei minori. Vogliamo offrire un aiuto a tutte le nostre società sportive ed a tutti i gruppi sportivi.

Pubblichiamo come suggerimento ed aiuto  una Nota esplicativa sul certificato penale per gli operatori coi minori.

Con riferimento alla norma Decreto n.39/2014 (sulla lotta agli abusi ed allo sfruttamento dei minori, che prevede l’obbligo da parte del datore di lavoro del reperimento del certificato penale del casellario giudiziale per coloro che svolgono attività che comportino contatti diretti e regolari con minori)  il Ministero della Giustizia in una nota odierna ha comunicato quanto segue:

a) L’obbligo si applica solo a società e comitati del nostro circuito che si apprestano  ad assumere dipendenti, collaboratori a busta paga o a fattura, che hanno un incarico di lavoro che comporti un contatto diretto e regolare con i minori.  Sono esclusi pertanto tutti i lavoratori dipendenti, collaboratori e professionisti che, pur prestando la loro attività presso un comitato, una società sportiva o un impianto sportivo, non instaurano rapporti diretti e continuativi con i minori.

b) Sono esclusi tutti i rapporti di volontariato ivi comprese le attività di diretto esercizio dello sport dilettantistico (es. allenatori, giudici, arbitri, etc.) di cui all’art. 67 TUIR comma 1 lettera M, in quanto dette prestazioni non sono considerate rapporti di lavoro.

c)  L’obbligo non riguarda i rapporti di lavoro già in essere alla data del 6/4/2014 ma solo quelli a seguire. Per questi ultimi il datore di lavoro dovrà presentare alla Procura della Repubblica competente la richiesta del certificato penale del soggetto che intende impiegare al lavoro utilizzando il modello n.3 BIS – Casellario Giudiziale (vedi allegato), previo consenso del predetto soggetto.  Tenendo presente che il rilascio del certificato penale non è contestuale  alla richiesta, il datore di lavoro può comunque procedere all’impiego con l’acquisizione di una dichiarazione del lavoratore che attesti l’assenza di sue condanne contro i minori.