Cari amici,

ci accingiamo a vivere in questi giorni, momenti frenetici ed entusiasmanti, ricchi di tanto fervore associativo e soprattutto di tanto concreto e fattivo impegno, che hanno l’obiettivo di riconoscere e gratificare l’impegno di tanti, in questo anno sportivo che sta per concludersi.
Reduci dall’incontro con il Santo Padre, lo scorso 7 giugno, anche noi del CSI di Acireale, siamo stati colpiti ed ammaliati da questo evento storico e straordinario, che ha catalizzato l’attenzione, non solo della nostra associazione, ma del mondo sportivo in generale: con il CONI in testa; così come sono state straordinarie le parole di Papa Francesco, rivolte a tutta l’associazione. Parole che hanno “segnano la strada” per il Csi di oggi e di domani. ”Scuola, sport e lavoro”. Un tridente d’attacco per eliminare ogni forma di disagio e di devianza dei giovani di oggi e di domani. Papa Francesco lo ha detto con chiarezza. Per fare crescere bene le nuove generazioni ci sono tre (e non cento) ingredienti dei quali non si può fare a meno. Uno di questi é lo sport. Nel sentire il Papa che pronunciava queste parole a tanti è venuta la pelle d’oca per l’emozione e la gioia. La responsabilità che Papa Francesco ci ha affidato è immensa.
Viviamo in questi giorni, la fase conclusiva dei tanti tornei istituzionali e non, degli sport di squadra, che il CSI ha organizzato, su tutto il territorio, per le diverse categorie. Tante attività, tante iniziative, tanto coinvolgimento, che purtroppo, cammino ancora sulle gambe di pochi; abbiamo la necessità di aprire questa nostra associazione, ai tanti che amano la sfida educativa, che amano lo sport, non solo per se stessi, ma soprattutto per gli altri; così come ci ha ricordato il Papa a ciascuno di noi <